Giacomo Leopardi

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.

(L'Infinito, 1819) 


Il 29 giugno 1798 nasce a Recanati Giacomo Leopardi. Un poeta, filosofo e scrittore acuto e moderno che pone al centro della sua ricerca l’uomo e la natura. Precoce e autodidatta, legge e traduce autori classici, impara da solo il greco, l’ebraico, l’inglese, il francese e lo spagnolo con anni di studio matto e disperatissimo che minano la sua salute e il suo fisico. Nel 1817, a diciannove anni, inizia a scrivere lo Zibaldone, un diario in cui per tutta la vita appunta pensieri, note e riflessioni. "Io era spaventato nel trovarmi in mezzo al nulla, un nulla io medesimo. Io mi sentiva come soffocare, considerando e sentendo che tutto è nulla, solido nulla" Zibaldone.

Nel 1822 lascia Recanati e inizia alcuni soggiorni in diverse città italiane, passando da Roma a Milano, da Firenze a Pisa, fino a Napoli dove muore nel 1837. Anni proficui e produttivi in cui compone veri e propri capolavori letterari, come le Operette Morali, i Piccoli idilli, nei quali spiccano le strofe immortali de L’infinito, Alla luna e La sera del dì di festa e i Grandi Idilli con poesie quali: Il risorgimento; A Silvia; Il passero solitario; Le ricordanze; La quiete dopo la tempesta; Il sabato del villaggio; Il canto notturno del pastore errante dell'Asia.  Il "ciclo di Aspasia" in cui si trovano i componimenti: Il pensiero dominante, Consalvo, Amore e Morte, A se stesso, Aspasia, scritti fra il 1832 e il 1835 e infine Il tramonto della luna e La Ginestra, il suo testamento spirituale e lirico:
«Qui su l'arida schiena / del formidabil monte / sterminator Vesevo, / la qual null'altro allegra arbor né fiore, / tuoi cespi solitari intorno spargi, / odorata ginestra, / contenta dei deserti».  

Un animo tormentato che ha saputo esprimere in maniera straordinaria emozioni e sensazioni, attraverso una poetica contrassegnata dalla consapevolezza dell’impossibilità di trovare la felicità, poiché la natura dona solo illusioni all’uomo che vengono poi smascherate dalla ragione, allontanandolo ineluttabilmente dalla felicità stessa e dove il solo antidoto individuato alla condizione di infelicità risulta essere l’unione, unica soluzione di riscatto grazie alla collaborazione di tutti gli uomini contro la comune nemica: la natura.

Studiato, citato e tradotto, la vita e le opere di Leopardi sono note e conosciute in tutto il mondo, ma davvero originale è la proposta della ELi che vanta una versione a fumetti della vita e delle opere del celebre scrittore. Pubblicata per la prima volta nel 1987 e ristampata nel 2019 per il bicentenario della stesura dell’Infinito, il testo dal titolo: “Giacomo Leopardi. La vita del poeta a fumetti" ripercorre le tappe più importanti della vita di Giacomo.

Grazie ai disegni a colori di Eugenio Fiorentini ci si immerge nell’Italia ottocentesca, attraverso ambientazioni, abiti e linguaggio. Una ricostruzione storica che, intervallata da alcune delle poesie più note, mette in evidenza il rapporto con il padre Monaldo e con la famiglia, il desiderio di Giacomo di lasciare Recanati e la sua volontà di viaggiare e di scoprire nuovi orizzonti, le sue amicizie, i suoi turbamenti, i suoi scritti e le sue prime pubblicazioni, ma anche il suo precario stato di salute. Tavole realistiche e ben strutturate che descrivono quella sete di conoscenza di una mente prodigiosa che ha saputo trasportare nei versi tutta la sua immensa anima. Le note esplicative che si trovano in fondo al libro forniscono ulteriori riferimenti e spiegazioni al testo. L’espressività dei personaggi e le rappresentazioni ben identificabili conducono i lettori all’interno della quotidianità del poeta, dei suoi incontri e delle sue meditazioni, rivelandosi un valido strumento didattico per far apprendere attraverso il fumetto la vita di uno dei più celebri autori della letteratura in maniera semplice e immediata, incoraggiando sia la creatività che la curiosità di chi legge. Nel libro è presente anche l'opuscolo della poesia L'Infinito, per meglio accompagnare i giovani lettori nell’universo leopardiano. Un testo, fruibile, chiaro e comunicativo che si propone in un genere narrativo dinamico e ricco di scorci con immagini su carta che via via scorrono scena dopo scena, come in un film, affascinando a appassionando piccoli e grandi. Il testo presenta una narrazione puntuale e una testimonianza aderente al vero, un singolare diario di viaggio, funzionale e ritmato nei modi e nell’impostazione dei dialoghi. Illustrazioni e parole che ben si fondono per far emergere quell’intelletto straordinario e vivacissimo, dalle riflessioni acute e dai versi imperituri all’interno di una cornice grafica esemplare e accattivante.   

“Leopardi produce l’effetto contrario a quello che si propone. Non crede al progresso, e te lo fa desiderare; non crede alla libertà e te la fa amare. Chiama illusioni l’amore, la gloria, la virtù, e te ne accende in petto un desiderio inesausto. E non puoi lasciarlo che non ti senta migliore”. (F. De Sanctis)